Campagna antincendio boschivo 2025
La Campagna si apre il 15 giugno e si conclude il 15 ottobre

Per l’avvio della Campagna antincendio boschivo 2025, il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha fornito alle Regioni, alle Province Autonome e ai ministri interessati, il consueto documento per l’“individuazione dei tempi di svolgimento delle attività di lotta attiva agli incendi boschivi per il periodo estivo e raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi e in zone di interfaccia urbano-rurale nonché ai rischi conseguenti” per adottare tutte le iniziative necessarie a prevenire e fronteggiare questo fenomeno.
Nel documento sono richiamati i compiti, le responsabilità e le iniziative che i diversi enti e amministrazioni devono assumere per un’efficace azione e coordinamento delle forze in campo. Il Dipartimento della Protezione Civile, che coordina sul territorio nazionale la flotta aerea antincendio dello Stato attraverso il COAU - Centro Operativo Aereo Unificato, diffonde inoltre alle Regioni e alle Provincie Autonome procedure operative per la richiesta di concorso aereo, a supporto dei dispositivi regionali.
Per il 2025 il Ministro Musumeci, delegato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, detta le Raccomandazioni rivolte a Regioni e Province autonome per un efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia e ai rischi che ne conseguono.
Le Raccomandazioni individuano le priorità di azione delle diverse componenti del Sistema per affrontare al meglio la prossima Campagna antincendio boschivo, anche alla luce dell’andamento della Campagna 2024 che, seppur non eccezionale per gravità ed estensione degli eventi, ha evidenziato situazioni che necessitano un approccio sistematico, a partire dal fondamentale obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini. A questo proposito, viene sottolineata l’importanza di investire in attività informative che coinvolgano e rendano consapevoli le comunità rispetto a questa tipologia di rischio, migliorandone la capacità di autoprotezione.
Ulteriore punto di attenzione è la sicurezza degli operatori antincendio, da perseguire non solo attraverso dispositivi di protezione individuale sempre più performanti, ma anche attraverso un’adeguata e puntuale formazione.
Le Raccomandazioni pongono al centro anche la valorizzazione degli strumenti scientifici che possono contribuire sia a valutare le condizioni predisponenti al rischio, sia per garantire una pronta risposta del Sistema in caso di evento.
Nelle Raccomandazioni, si sottolinea quindi l’importanza di un impegno crescente sul piano delle attività di previsione (con particolare riguardo a quella non strutturale), prevenzione, pianificazione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
I mezzi della flotta aerea dello Stato sono coordinati dal COAU - Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile. Lo schieramento della flotta viene stabilito sulla base di una serie di elementi – previsione climatologica e meteorologica, bollettino di previsione nazionale incendi boschivi, statistiche storiche, dislocazione e consistenza della flotta regionale, disponibilità fonti idriche – e può essere rimodulato in base a contingenti situazioni di elevata criticità.
Nel periodo di massima attenzione, la flotta aerea sarà dislocata su tutto il territorio nazionale e in particolare sulle basi di: Genova, Casarsa della Delizia (PN), L’Aquila, Viterbo, Rieti, Roma-Urbe, Ciampino, Napoli-Capodichino, Pontecagnano-Salerno, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Catania, Sigonella, Trapani, Cagliari, Decimomannu e Olbia.
In caso di incendio, le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento (DOS) può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione, soprattutto elicotteri. Se questi non sono a loro volta sufficienti, la Regione, attraverso le SOUP e/o Centri Operativi Regionali, richiede al Centro Operativo Aereo Unificato l’intervento della flotta aerea dello Stato. La richiesta di concorso aereo viene fatta secondo precise procedure definite dal Dipartimento.
Ogni anno le Regioni e le Province Autonome aggiornano il Piano Antincendio Boschivo (AIB) con le informazioni relative all’organizzazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, per ottimizzare la capacità regionale anche in sinergia con le Amministrazioni statali.
Particolare attenzione viene dedicata anche agli interventi all'estero. I vasti incendi boschivi che si sono verificati negli anni passati soprattutto nei Paesi del bacino mediterraneo, hanno richiesto l’intervento della flotta antincendio dello Stato anche fuori dai confini nazionali, in accordo a meccanismi di reciproco supporto sviluppati in ambito europeo o in virtù di accordi bilaterali.
Per la Campagna estiva antincendio boschivo 2025, la Flotta aerea di Stato, nel periodo di massima attenzione, che va dal 1° luglio al 5 settembre 2025, è composta da 15 velivoli Canadair CL415 in linea di volo e da 4 elicotteri Erickson S64F.
In caso di situazioni estremamente critiche, potranno inoltre essere impiegati sul territorio nazionale anche velivoli cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Progetto “rescEU".
Alla flotta Canadair si aggiungono ulteriori 11 elicotteri del comparto Difesa, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’Arma dei Carabinieri.