{"componentChunkName":"component---src-templates-notizia-template-it-jsx","path":"/it/notizia/line-le-indicazioni-operative-lutilizzo-del-sistema-di-allarme-pubblico-it-alert-1/","result":{"data":{"node":{"drupal_internal__nid":900011701,"title":"On line le indicazioni operative per l’utilizzo del sistema di allarme pubblico IT-alert","field_titolo_esteso":"On line le indicazioni operative per l’utilizzo del sistema di allarme pubblico IT-alert","field_id_contenuto_originale":900011702,"field_data":"2024-01-24T09:42:46+01:00","field_categoria_primaria":"notizia","field_abstract":{"processed":"
Pubblicato il decreto del Capo del Dipartimento del 19 gennaio 2024
\n"},"body":{"processed":"Con decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile del 19 gennaio 2024 sono state adottate le indicazioni operative che definiscono le modalità per rendere possibile l’utilizzo del sistema di allarme pubblico IT-Alert da parte del Sistema di protezione civile, come previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 e successive modificazioni.
\nLe indicazioni operative sono finalizzate a definire l’utilizzo di IT-alert per i seguenti rischi: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica di Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso). Sono state inoltre elaborate delle indicazioni operative per la definizione del profilo italiano del “Common Alerting Protocol” (CAP) che nel rispetto degli standard internazionali, allinei il protocollo che consente l’invio dei messaggi cell – broadcast alle necessità del Servizio nazionale della protezione civile.
\nPer ciascun rischio sono definiti gli scenari di utilizzo del sistema di allarme per il rischio specifico, il testo del messaggio, le modalità di invio dello stesso, le aree da allertare e i soggetti responsabili dell’invio dei messaggi.
\nSono descritti, infine, i limiti connessi all’applicazione del sistema IT-alert in generale e per ogni rischio specifico. Il sistema di allarme pubblico risente, infatti, di alcuni limiti in particolare correlati all’incertezza connessa ai fenomeni naturali, alla conoscenza scientifica imperfetta e alle capacità tecnologiche disponibili.
\nIn merito alle precipitazioni intense, altro rischio previsto dalla Direttiva, si evidenzia che le relative indicazioni operative sono in corso di elaborazione tenuto conto che la complessità intrinseca di tali fenomeni e della loro evoluzione richiedono ulteriori approfondimenti tecnici e procedurali.
\nLe Indicazioni operative sono una tappa importate nel percorso verso l’operatività del sistema IT-alert. Affinché il sistema diventi operativo, il Dipartimento si sta confrontando per una valutazione tecnica della fase di sperimentazione con gli Enti territoriali coinvolti, gli operatori di telefonia e il Settore della Commissione per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi competente per la tipologia di rischio.
\nNel caso in cui dovessero emergere criticità per passare alla fase di operatività, il Dipartimento - d’intesa con la Conferenza Unificata – potrà prorogare il periodo di sperimentazione, anche solo per alcuni scenari di rischio.
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\nVISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente la disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;
\nVISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, concernente l’ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2022, con il quale è stato conferito all’ing. Fabrizio Curcio, ai sensi degli articoli 18 e 28 della legge 23 agosto 1988, n. 400, nonché dell’art. 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, l’incarico di Capo del Dipartimento della protezione civile, a far data dal 5 dicembre 2022 e fino al verificarsi della fattispecie di cui all’art. 18, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, fatto salvo quanto previsto dall’art. 3 del luglio 1997, n. 520;
\nVISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante «Codice della protezione civile», ed in particolare gli articoli 15 e 17;
\nVISTO il comma 1 dell'art. 110 della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche;
\nVISTO il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, «Codice delle comunicazioni elettroniche», e in particolare gli articoli 11 e 13;
\nVISTO il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante «Codice dell'amministrazione digitale»;
\nVISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»;
\nVISTO il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici», convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 ed in particolare l'art. 28 che introduce nel Codice delle comunicazioni elettroniche le definizioni di Sistema di allarme pubblico, di servizio «Cell broadcast», di «messaggio IT-Alert» e di «servizio IT-Alert», nonché l'obbligo per gli operatori nazionali di telefonia mobile di mantenere attivo il servizio ITAlert, pena sanzioni amministrative e/o la perdita delle frequenze e della qualifica di operatore nazionale;
\nVISTO il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133, recante “Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica”;
\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004, recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell'11 marzo 2004, e successive modificazioni;
\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 febbraio 2014, recante «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 108 del 12 maggio 2014;
\nVISTO il decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile del 2 febbraio 2015, recante «Indicazioni alle componenti e alle strutture operative del Servizio nazionale per l'aggiornamento delle pianificazioni di emergenza ai fini dell'evacuazione cautelativa della popolazione della zona rossa dell'area vesuviana»;
\nVISTA la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile, prot. n. 7117 del 10 febbraio 2016, con indicazioni operative recanti «Metodi e criteri per l'omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile»;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2016, recante «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016;
\nVISTE le «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei», pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016;
\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 febbraio 2017, recante «Istituzione del Sistema d'allertamento nazionale per i maremoti generati da sisma - SiAM», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5 giugno 2017;
\nVISTO il decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile del 2 ottobre 2018, recante «Indicazioni alle componenti ed alle strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile per l'aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 266 del 15 novembre 2018;
\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2014, recante “Indirizzi operativi inerenti all’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 256 del 4 novembre 2014;
\nVISTO il decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 di attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose;
\nVISTA la Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 7 dicembre 2022 recante l’approvazione delle “Linee guida per la predisposizione del piano di emergenza esterna”, delle “linee guida per l'informazione alla popolazione” e degli “indirizzi per la sperimentazione dei piani di emergenza esterna”;
\nVISTO il decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101 di attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 marzo 2022 recante “Adozione del Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari, previsto dal comma 2 dell'articolo 182 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101”;
\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 aprile 2021 concernente “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali”;
\nVISTA la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile prot. n. DPC/EME/53056 del 7 dicembre 2021 di trasmissione del “Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico sull’isola di Vulcano”;
\nVISTA la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile prot n. 40675/2015 di trasmissione del “Piano nazionale di emergenza per l’isola di Stromboli a fronte di eventi vulcanici di rilevanza nazionale”;
\nVISTO lo Standard europeo ETSI TS 102 900 V1.3.1 (2019-02) - Emergency Communications (EMTEL); European Public Warning System (EU-ALERT) using the Cell Broadcast Service;
\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2020, n. 110 recante «Modalità e criteri di attivazione e gestione del servizio IT-Alert», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 222 del 7 settembre 2020;
\nVISTO il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione)”;
\nVISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2020, recante “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert” con la quale si è provveduto sia all’aggiornamento delle disposizioni in materia di allertamento contenute nelle richiamate direttive presidenziali, sia alla regolazione, in fase di prima applicazione, del Sistema di Allarme Pubblico in conformità a quanto previsto dall’art. 28 del richiamato decreto-legge n. 32 del 2019 e dal citato decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 19 giugno 2020;
\nVISTA la Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 7 febbraio 2023, recante modifiche ed integrazioni alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico ITAlert” a seguito delle modifiche introdotte al Codice delle comunicazioni elettroniche dal decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 207, di recepimento della Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio;
\nVISTO in particolare il paragrafo 4.1 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 citata con cui si prevede che le componenti del Servizio nazionale della protezione civile, sulla base di quanto previsto dalle indicazioni operative, durante la fase sperimentale, potranno utilizzare IT-Alert per trasmettere, quando compatibili con la tipologia di rischio identificato, “messaggi IT-Alert” alla popolazione attraverso la tecnologia “cell broadcast” limitatamente a eventi imminenti o in atto suscettibili di presentare le caratteristiche di cui alla lettera c) dell’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018 configuranti, ai fini della Direttiva UE 2018/1972, gravi emergenze e catastrofi, in relazione alle seguenti tipologie di rischi di protezione civile: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105; precipitazioni intense;
\nVISTO il paragrafo 4.2 della sopra indicato Direttiva con cui viene disposto che IT-Alert adotti lo standard internazionale \"Common Alerting Protocol\" (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali e che il Capo del Dipartimento della protezione civile, con proprie indicazioni operative adottate con le modalità di cui al paragrafo 5 della medesima Direttiva, definisca il profilo italiano del CAP, denominato \"CAP-IT\" che, rispettando lo standard internazionale, lo allinei alle specifiche e alle necessità del Servizio nazionale della protezione civile;
\nVISTO il paragrafo 4.6 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 in cui viene disciplinato il periodo di sperimentazione di IT-Alert-protezione civile;
\nVISTO, altresì, il paragrafo 5 della citata Direttiva del 23 ottobre 2023 con il quale si prevede che il Capo del Dipartimento della protezione civile emani apposite indicazioni operative in relazione alle tipologie di rischio identificate nel paragrafo 4 della medesima direttiva e sulla base di quanto disposto al paragrafo 4.6, ai sensi dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo n. 1 del 2018, sulle quali, in coerenza con l’architettura del Sistema di allertamento nazionale e con l’attribuzione delle funzioni di informazione e comunicazione alla popolazione previste dalla legislazione vigente, viene acquisita l’intesa della Conferenza unificata;
\nVISTA la nota prot. n. 294 del 17 gennaio 2024 dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione concernente una errata corrige relativamente al “Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari – edizione 2021”, recepita nelle indicazioni operative di cui all’allegato 4 del presente decreto;
\nCONSIDERATO che le indicazioni operative per il rischio relativo alle precipitazioni intense, indicato al precedentemente citato paragrafo 4.1 della Direttiva, sono tuttora in corso di elaborazione e richiedono ancora approfondimenti tecnici e procedurali sulla base dei quali si potrà valutare l’effettiva possibilità di messa in operatività del sistema relativo a tale tipologia di rischio;
\nACQUISITA l’intesa della Conferenza Unificata nella seduta dell’11 gennaio 2024, di cui alla nota DAR prot. 581 del 12 gennaio 2024;
\nDECRETA
\nART. 1
\n(Adozione delle indicazioni operative)
ART. 2
\n(Clausola di invarianza finanziaria)
ART. 3
\n(Clausola di salvaguardia)
Roma, 19 gennaio 2024
\nIL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
\nFabrizio Curcio
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
\r\n\r\nVISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente la disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, concernente l’ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
\r\n\r\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2022, con il quale è stato conferito all’ing. Fabrizio Curcio, ai sensi degli articoli 18 e 28 della legge 23 agosto 1988, n. 400, nonché dell’art. 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, l’incarico di Capo del Dipartimento della protezione civile, a far data dal 5 dicembre 2022 e fino al verificarsi della fattispecie di cui all’art. 18, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, fatto salvo quanto previsto dall’art. 3 del luglio 1997, n. 520;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante «Codice della protezione civile», ed in particolare gli articoli 15 e 17;
\r\n\r\nVISTO il comma 1 dell'art. 110 della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, «Codice delle comunicazioni elettroniche», e in particolare gli articoli 11 e 13;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante «Codice dell'amministrazione digitale»;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»;
\r\n\r\nVISTO il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici», convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 ed in particolare l'art. 28 che introduce nel Codice delle comunicazioni elettroniche le definizioni di Sistema di allarme pubblico, di servizio «Cell broadcast», di «messaggio IT-Alert» e di «servizio IT-Alert», nonché l'obbligo per gli operatori nazionali di telefonia mobile di mantenere attivo il servizio ITAlert, pena sanzioni amministrative e/o la perdita delle frequenze e della qualifica di operatore nazionale;
\r\n\r\nVISTO il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133, recante “Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica”;
\r\n\r\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004, recante «Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell'11 marzo 2004, e successive modificazioni;
\r\n\r\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 febbraio 2014, recante «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 108 del 12 maggio 2014;
\r\n\r\nVISTO il decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile del 2 febbraio 2015, recante «Indicazioni alle componenti e alle strutture operative del Servizio nazionale per l'aggiornamento delle pianificazioni di emergenza ai fini dell'evacuazione cautelativa della popolazione della zona rossa dell'area vesuviana»;
\r\n\r\nVISTA la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile, prot. n. 7117 del 10 febbraio 2016, con indicazioni operative recanti «Metodi e criteri per l'omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile»;
\r\n\r\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 giugno 2016, recante «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016;
\r\n\r\nVISTE le «Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei», pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2016;
\r\n\r\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 febbraio 2017, recante «Istituzione del Sistema d'allertamento nazionale per i maremoti generati da sisma - SiAM», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5 giugno 2017;
\r\n\r\nVISTO il decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile del 2 ottobre 2018, recante «Indicazioni alle componenti ed alle strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile per l'aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 266 del 15 novembre 2018;
\r\n\r\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2014, recante “Indirizzi operativi inerenti all’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 256 del 4 novembre 2014;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 di attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose;
\r\n\r\nVISTA la Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 7 dicembre 2022 recante l’approvazione delle “Linee guida per la predisposizione del piano di emergenza esterna”, delle “linee guida per l'informazione alla popolazione” e degli “indirizzi per la sperimentazione dei piani di emergenza esterna”;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101 di attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117;
\r\n\r\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 marzo 2022 recante “Adozione del Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari, previsto dal comma 2 dell'articolo 182 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101”;
\r\n\r\nVISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 aprile 2021 concernente “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali”;
\r\n\r\nVISTA la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile prot. n. DPC/EME/53056 del 7 dicembre 2021 di trasmissione del “Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico sull’isola di Vulcano”;
\r\n\r\nVISTA la nota del Capo del Dipartimento della protezione civile prot n. 40675/2015 di trasmissione del “Piano nazionale di emergenza per l’isola di Stromboli a fronte di eventi vulcanici di rilevanza nazionale”;
\r\n\r\nVISTO lo Standard europeo ETSI TS 102 900 V1.3.1 (2019-02) - Emergency Communications (EMTEL); European Public Warning System (EU-ALERT) using the Cell Broadcast Service;
\r\n\r\nVISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2020, n. 110 recante «Modalità e criteri di attivazione e gestione del servizio IT-Alert», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 222 del 7 settembre 2020;
\r\n\r\nVISTO il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione)”;
\r\n\r\nVISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2020, recante “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert” con la quale si è provveduto sia all’aggiornamento delle disposizioni in materia di allertamento contenute nelle richiamate direttive presidenziali, sia alla regolazione, in fase di prima applicazione, del Sistema di Allarme Pubblico in conformità a quanto previsto dall’art. 28 del richiamato decreto-legge n. 32 del 2019 e dal citato decreto del Presidente del consiglio dei ministri del 19 giugno 2020;
\r\n\r\nVISTA la Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare 7 febbraio 2023, recante modifiche ed integrazioni alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 “Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico ITAlert” a seguito delle modifiche introdotte al Codice delle comunicazioni elettroniche dal decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 207, di recepimento della Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio;
\r\n\r\nVISTO in particolare il paragrafo 4.1 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 citata con cui si prevede che le componenti del Servizio nazionale della protezione civile, sulla base di quanto previsto dalle indicazioni operative, durante la fase sperimentale, potranno utilizzare IT-Alert per trasmettere, quando compatibili con la tipologia di rischio identificato, “messaggi IT-Alert” alla popolazione attraverso la tecnologia “cell broadcast” limitatamente a eventi imminenti o in atto suscettibili di presentare le caratteristiche di cui alla lettera c) dell’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018 configuranti, ai fini della Direttiva UE 2018/1972, gravi emergenze e catastrofi, in relazione alle seguenti tipologie di rischi di protezione civile: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105; precipitazioni intense;
\r\n\r\nVISTO il paragrafo 4.2 della sopra indicato Direttiva con cui viene disposto che IT-Alert adotti lo standard internazionale \"Common Alerting Protocol\" (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali e che il Capo del Dipartimento della protezione civile, con proprie indicazioni operative adottate con le modalità di cui al paragrafo 5 della medesima Direttiva, definisca il profilo italiano del CAP, denominato \"CAP-IT\" che, rispettando lo standard internazionale, lo allinei alle specifiche e alle necessità del Servizio nazionale della protezione civile;
\r\n\r\nVISTO il paragrafo 4.6 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 in cui viene disciplinato il periodo di sperimentazione di IT-Alert-protezione civile;
\r\n\r\nVISTO, altresì, il paragrafo 5 della citata Direttiva del 23 ottobre 2023 con il quale si prevede che il Capo del Dipartimento della protezione civile emani apposite indicazioni operative in relazione alle tipologie di rischio identificate nel paragrafo 4 della medesima direttiva e sulla base di quanto disposto al paragrafo 4.6, ai sensi dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo n. 1 del 2018, sulle quali, in coerenza con l’architettura del Sistema di allertamento nazionale e con l’attribuzione delle funzioni di informazione e comunicazione alla popolazione previste dalla legislazione vigente, viene acquisita l’intesa della Conferenza unificata;
\r\n\r\nVISTA la nota prot. n. 294 del 17 gennaio 2024 dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione concernente una errata corrige relativamente al “Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari – edizione 2021”, recepita nelle indicazioni operative di cui all’allegato 4 del presente decreto;
\r\n\r\nCONSIDERATO che le indicazioni operative per il rischio relativo alle precipitazioni intense, indicato al precedentemente citato paragrafo 4.1 della Direttiva, sono tuttora in corso di elaborazione e richiedono ancora approfondimenti tecnici e procedurali sulla base dei quali si potrà valutare l’effettiva possibilità di messa in operatività del sistema relativo a tale tipologia di rischio;
\r\n\r\nACQUISITA l’intesa della Conferenza Unificata nella seduta dell’11 gennaio 2024, di cui alla nota DAR prot. 581 del 12 gennaio 2024;
\r\n\r\nDECRETA
\r\n\r\nART. 1
\r\n(Adozione delle indicazioni operative)
ART. 2
\r\n(Clausola di invarianza finanziaria)
ART. 3
\r\n(Clausola di salvaguardia)
Roma, 19 gennaio 2024
\r\n\r\nIL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
\r\nFabrizio Curcio