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Pubblichiamo gli atti di concessione da parte dell’Amministrazione di contributi, sussidi, ausili finanziari e vantaggi economici a imprese, persone ed enti pubblici e privati
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\nLa pubblicazione di questi dati è disposta dal decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 che prevede all'articolo 26 l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di pubblicare gli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati.
\nL'elenco delle posizioni di mutuo gestite dal Dipartimento fino al 31 dicembre 2014 è disponibile nel file excel in allegato.
\nIn attuazione dell’art. 5 comma 5-septies della legge 225/1992 e successive modifiche con DPCM 28 ottobre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 16 del 21 gennaio 2015, si è previsto che dal 1 gennaio 2015 al pagamento degli oneri di ammortamento dei mutui attivati sulla base di specifiche disposizioni normative a seguito di calamità naturali - precedentemente in carico al Dipartimento della Protezione Civile - provveda il Ministero dell’Economia.
\nIn allegato sono riportate le posizioni di mutuo rimaste in carico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile per le quali vengono riportati i dati richiesti dal decreto legislativo 33/2013: il nome del soggetto beneficiario, i dati fiscali, l’importo lordo, la norma a base dell’attribuzione e l’ufficio del Dipartimento che ha erogato il contributo. Non sono invece indicate le modalità seguite per l’individuazione del beneficiario, perché il beneficiario è stabilito dalla stessa disposizione di legge che autorizza l’attivazione del mutuo.
\nProspetto aggiornato il 20 marzo 2015
\n","value":"Una parte delle risorse assegnate dal bilancio dello Stato al Dipartimento della Protezione civile sono destinate al pagamento degli oneri connessi all'ammortamento delle rate dei mutui contratti dalle Regioni per finanziare interventi di ricostruzione e riparazione dei danni provocati da importanti calamità naturali e per l’organizzazione dei “grandi eventi”. In questa sezione è pubblicato il quadro complessivo dei contratti attivi.
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In attuazione dell’art. 5 comma 5-septies della legge 225/1992 e successive modifiche con DPCM 28 ottobre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 16 del 21 gennaio 2015, si è previsto che dal 1 gennaio 2015 al pagamento degli oneri di ammortamento dei mutui attivati sulla base di specifiche disposizioni normative a seguito di calamità naturali - precedentemente in carico al Dipartimento della Protezione Civile - provveda il Ministero dell’Economia.
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Pubblichiamo in questa sezione il file excel con il dettaglio dei trasferimenti che il Dipartimento della Protezione Civile dispone nell'ambito di esercitazioni nazionali e internazionali di protezione civile.
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L’articolo 11 del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009 prevede che siano finanziati interventi per la prevenzione del rischio sismico su tutto il territorio nazionale e stanzia a tal fine 965 milioni di euro in 7 anni (2010-2016). L’attuazione dell’art. 11 è affidata al Dipartimento della Protezione Civile e regolata attraverso ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile.
\nGli interventi finanziati, come disposto dalle ordinanze, devono essere riferiti a:
\n- lettera a) studi di microzonazione sismica;
\n- lettera b) interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche di interesse - strategico per finalità di protezione civile;
\n- lettera c) interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati;
\n- lettera d) altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico, con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione .
A partire dall'annualità 2013 sono finanziati anche interventi sugli edifici scolastici pubblici con priorità per quegli edifici che nei piani di emergenza di protezione civile ospitano funzioni strategiche.
\nPubblichiamo in questa sezione i trasferimenti effettuati, dopo il 20 aprile 2013 data d'entrata in vigore del d.lgs 33, dal Dipartimento della Protezione Civile a Regioni e Province Autonome per le annualità finanziate.
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L’articolo 2 comma 1-septies del decreto-legge n. 74 del 12 maggio 2014, convertito dalla legge n. 93 del 26 giugno 2014, ha stanziato, per il 2014, circa 6 milioni di euro – a valere sul Fondo nazionale per la protezione civile – per assicurare la gestione, la manutenzione e lo sviluppo delle reti di osservazione idro-meteorologica al suolo e della rete dei radar meteorologici utilizzati dai centri funzionali decentrati operanti nel Sistema nazionale di allertamento.
\nIl decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 maggio 2015, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 agosto 2015, ha definito i criteri e le modalità con cui il contributo statale viene ripartito alle Regioni. Le risorse sono ripartite in quota proporzionale alla consistenza, al 31 dicembre 2013, delle stazioni e degli impianti radar i cui dati vengono trasmessi con continuità al Dipartimento della Protezione Civile. Il dettaglio con la ripartizione delle risorse alle singole regioni – per un totale di 5.989.350 euro per l’esercizio finanziario 2014 – è contenuto nell’allegato al Dpcm.
\nIn questa sezione pubblichiamo i trasferimenti alle Regioni effettuati dall’entrata in vigore del Dpcm del 13 maggio 2015.
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Pubblichiamo in questa sezione il file excel con il dettaglio dei trasferimenti che il Dipartimento della Protezione Civile dispone a favore delle Regioni, dei Commissari delegati e dei Soggetti attuatori per far fronte a emergenze di protezione civile in attuazione di ordinanze o per assegnare i cosiddetti “Fondi finalizzati” previsti da specifiche disposizioni normative. La pubblicazione di queste informazioni è riconducibile alla pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati disposta dall’art. 26 del decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013.
\nNella tabella sono riportati i dati richiesti per legge: il beneficiario, cioè la Regione, il Commissario delegato o il Soggetto Attuatore a favore di cui viene effettuato il trasferimento; gli estremi del conto, cioè il conto corrente infruttifero o la contabilità speciale su cui confluiscono le risorse; il riferimento normativo, cioè la norma che prevede l’attribuzione del vantaggio economico, cioè del trasferimento; l’importo del trasferimento; la data di invio all’Ubrrac - Ufficio del Bilancio e per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organo di controllo degli atti realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile.
\nPrecisiamo che con l’invio all’Ubrrac sono completati gli adempimenti di competenza del Dipartimento; tuttavia, l’atto si perfeziona e il trasferimento è effettivo solo quando l’Ubrrac appone il visto di registrazione e, per via telematica, ne dà comunicazione alla Banca d’Italia che provvede materialmente a trasferire le risorse sul conto corrente del beneficiario. Nella prima colonna della tabella è indicato lo stato di emergenza a cui è riconducibile il provvedimento, per rendere più agevole la lettura dei dati.
\nNella tabella non indichiamo l’Ufficio che eroga il contributo perché questo è sempre l’Ufficio Amministrazione e Bilancio del Dipartimento e non sono riportate le modalità seguite per individuare il beneficiario perché sono stabilite dall’ordinanza o dalla norma che prevede il trasferimento delle risorse. Nella tabella non sono presenti il link al progetto e al curriculum del beneficiario perché si tratta solo di trasferimenti di risorse, la cui destinazione è già specificata dalla norma che prevede l’attribuzione del vantaggio economico.
\nIl file ospita, inoltre, i dati relativi al contributo annuale dello Stato a favore della Regione Campania finalizzato all'acquisto da parte della stessa del termovalorizzatore di Acerra.
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Pubblichiamo in questa sezione il file excel con il dettaglio dei trasferimenti che il Dipartimento della Protezione Civile dispone a favore delle Regioni, dei Commissari delegati e dei Soggetti attuatori per far fronte a emergenze di protezione civile in attuazione di ordinanze o per assegnare i cosiddetti “Fondi finalizzati” previsti da specifiche disposizioni normative. La pubblicazione di queste informazioni è riconducibile alla pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati disposta dall’art. 26 del decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013.
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\r\n\r\nPrecisiamo che con l’invio all’Ubrrac sono completati gli adempimenti di competenza del Dipartimento; tuttavia, l’atto si perfeziona e il trasferimento è effettivo solo quando l’Ubrrac appone il visto di registrazione e, per via telematica, ne dà comunicazione alla Banca d’Italia che provvede materialmente a trasferire le risorse sul conto corrente del beneficiario. Nella prima colonna della tabella è indicato lo stato di emergenza a cui è riconducibile il provvedimento, per rendere più agevole la lettura dei dati.
\r\n\r\nNella tabella non indichiamo l’Ufficio che eroga il contributo perché questo è sempre l’Ufficio Amministrazione e Bilancio del Dipartimento e non sono riportate le modalità seguite per individuare il beneficiario perché sono stabilite dall’ordinanza o dalla norma che prevede il trasferimento delle risorse. Nella tabella non sono presenti il link al progetto e al curriculum del beneficiario perché si tratta solo di trasferimenti di risorse, la cui destinazione è già specificata dalla norma che prevede l’attribuzione del vantaggio economico.
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La concessione di contributi per il finanziamento di progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato di protezione civile ha l'obiettivo di favorire la crescita qualitativa del volontariato, così come previsto dall'art. 37 Decreto Lgs n. 1 del 2018, che tutela e promuove la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a tutte le attività di protezione civile.
\nIn particolare il Dipartimento della Protezione Civile può concedere alle organizzazioni di volontariato, iscritte all'elenco nazionale, contributi per progetti finalizzati:
\nI contributi sono concessi nei limiti degli stanziamenti annuali destinati a questo scopo.
\nLe modalità per la presentazione dei progetti, la loro valutazione e la concessione dei relativi contributi sono stabilite da criteri con validità triennale, definiti dal Dipartimento della protezione civile.
\nIn particolare, il Decreto del Capo del Dipartimento n. 1472 del 30 maggio 2023 stabilisce i criteri per la concessione dei contributi alle organizzazioni di volontariato per il triennio 2023-2025.
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\r\nIn particolare il Dipartimento della Protezione Civile può concedere alle organizzazioni di volontariato, iscritte all'elenco nazionale, contributi per progetti finalizzati:
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I progetti possono essere presentati entro il 31 dicembre di ciascun anno
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\nLe Regioni, le Province Autonome e le Organizzazioni di volontariato iscritte nell’elenco centrale hanno quindi presentato al Dipartimento della protezione civile, la lista delle attrezzature e dei mezzi impiegati da ripristinare, insieme alla quantificazione delle relative spese.
\nA seguito dell’istruttoria preliminare delle istanze rappresentate dalle Regioni, dalle Province Autonome e dalle Organizzazioni di volontariato iscritte nell’Elenco centrale è stato necessario integrare l’ordinanza n. 719 del 2020 con un’ulteriore ordinanza, la n. 768 del 2021, di € 19.000.000,00, per un totale complessivo di € 37.000.000,00, per far fronte ai fabbisogni manifestati.
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L’Ordinanza del Capo Dipartimento n. 719 del 4 dicembre 2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 308 del 12 dicembre 2020 la cui disponibilità finanziaria prevista è di € 18.000.000,00, ha disposto l’avvio del Piano di riparazione, ricondizionamento o sostituzione dei materiali, delle attrezzature e dei mezzi impiegati nelle attività di emergenza relative al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da COVID-19, per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza il 31 gennaio 2020. Questo per garantire nuovamente la capacità di risposta del Servizio Nazionale in situazioni di emergenza.
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